26 dicembre 2006
A CURA DI DARIO ASPESANI (le fonti come al solito sono poco attendibili, è ho cercato di fare un "collage" tra le varie a mia disposizione tratte da: Ansa, Tgcom, Repubblica, Libero, Unità, Manifesto, Sole24, Foglio)



Scaramella è stato arrestato appena tornato in Italia, e, tradotto al carcere di Regina Coeli.Dall'ordinanza di arresto, avvenuto il 23 dicembre, per l'ex consulente della Commissione d'inchiesta Mitrokhin si apprende che Scaramella avrebbe calunniato un ex agente del Kgb accusandolo di preparare attentati in Italia e indicando dove trovare le armi. Ciò allo scopo di accreditarsi presso la stessa Commissione. Mario Scaramella, l'ex consulente della Commissione di inchiesta Mitrokhin, avrebbe calunniato una sua ex "fonte", una persona da cui attingeva informazioni nell'ambito della sua veste istituzionale, un ex agente del Kgb, da lui accusato di avere in progetto la preparazione di attentati in Italia. Attentati che avrebbero avuto come obiettivo lui stesso e il presidente della Mitrokhin Paolo Guzzanti. Lo si evince dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma, Guglielmo Muntoni, su richiesta del pm della capitale Pietro Saviotti, per l'ipotesi di reato di calunnia aggravata e continuata.
Secondo la procura di Roma quelle attività, in particolare le accuse all'ex agente ucraino di preparazione di attentati, sarebbero state parte di un disegno di Scaramella per accreditarsi presso la commissione Mitrokhin.Scaramella raccontò ai poliziotti del Commissariato 'Dante' del capoluogo partenopeo, di essere in rapporti con Aleksandr Litvinenko, l'ex colonnello dell' Fsb morto a Londra per avvelenamento da polonio, e con Euvgenij Limarev del Svr, un servizio di sicurezza ucraino. Scaramella parla di un ex ufficiale del Kgb, Aleksandr Talik, che a suo dire avrebbe progettato un attentato nei suoi confronti. L'ex consulente della Mitrokhin parla anche di un pericolo per il presidente della Commissione, Paolo Guzzanti, spiegando dell'arrivo in Italia di armi che sarebbero dovute servire ai servizi segreti russi e ucraini per compiere l'attentato. Armi di cui Scaramella fornisce dettagli, parlando ai poliziotti di "un lanciagranate Rpg e il relativo munizionamento" e anche della data di arrivo, il 16 ottobre del 2005 a Napoli. Un furgone, si apprende dall'ordinanza, viene effettivamente trovato poi dalla polizia a Teramo con a bordo due granate Rpg non utilizzabili, perché prive dell'innesco. Scaramella rivela poi l'esistenza di un altro deposito di armi a Napoli, dove erano custoditi fucili a pompa, numerose pistole e munizioniNell'ordinanza si accenna anche alla raccolta di informazioni su Romano Prodi, e sulla sua presunta "coltivazione" da parte del Kgb.
La maggior parte delle informazioni raccolte sull'ex consulente poi sarebbero state fornite dalla Commissione del Senato con la quale l'uomo collaborò. Ma proprio alla Mitrokhin, avrebbe palesato "'infedeltà" proprio nel fornire alcune notizie risultate infondate per accreditarsi nel suo ruolo di consulente…. (praticamente lo Scaramella è stato abbandonato dai suoi stessi camerati)....continua


Fine Terza parte.

Categorie: Politica estera
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icon date 17:35:32 | icon author Dario Aspesani
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