A cura di Dario Aspesani
Ho avuto molte richieste inerenti questo tema. Occupandomi di strumenti musicali etnici, ed avendone a disposizione moltissimi asiatici il passo è stato breve.Prima di parlare di strumenti però è giusto fare un breve escursus sulle frequenze delle note.
In natura ogni onda sonora viene misurata in Hetrz (Hz) più è maggiore il valore della frequenza più è acuto il suono dell'onda sonora stessa.
Gli strumenti musicali hanno un'estensione che va dai 42 hz (la nota più bassa del contrabbasso per intenderci) ed arrivano ai 20.000 hz. Chiaramente sopra gli 8.000 hz l'orecchio umano comincia ad avere problemi di ascolto, sopra i 20.000 hz cominciamo a parlare di ultrasuoni e l'orecchio umano non li percepisce affatto.
Ogni nota ha una propria frequenza. Qui sotto trovate una tabella (divisa per ottave) di tutte le frequenze di tutte le note.
Una volta chiarito questo concetto possiamo entrare nel vivo della situazione.
Lo standard della maggior parte della musica che siamo abituati a sentire è a 440 Hz (cosi come sono tarati anche tanti accordatori elettronici).
Ci sono studi che dimostrano che il nostro pianeta abbia una vibrazione ad una frequenza diversa, ovvero 432 Hz.
Giuseppe Verdi, nel lontano 1884 lottò per ottenere una regolamentazione per creare un “LA” standard a 432 vibrazioni al secondo (hertz).
Nel 1939, (secondo alcuni) furono i nazisti in Germania a stabilire che la “frequenza standard” fosse 440 Hz. Gli inglesi, infine ufficializzarono tale dato nel 1859 dopo un importante incontro di musicisti.
Altre tesi invece parlano che tale accordatura era già in uso nel 1670 in Olanda e non fu opera di una decisione tedesca e che veniva già utilizzata anche in Italia nel ‘700…
Capite che le tesi su tale diatriba cominciano ad essere molte.
Con la storia, giustamente, ci fermiamo qui.
Attualmente, di norma, tutti gli strumenti vengono accordati considerando il “LA” a 440 Hz.
Alcuni alla cosiddetta frequenza dell’universo (432 hz) ,associano numerosi benefici psicofisici.. possiamo definirlo un “potere curativo“. Le onde sonore, infatti, modificano le caratteristiche corporee quali la respirazione, il battito del cuore, la sudorazione, le onde cerebrali e la risposta neuro-endocrina, stimolando l’equilibrio ed il rilassamento della mente e del corpo. (Teoria molto New Age che non vado a contestare ma che devo per forza di cose citare).
Per mezzo dell’accordatura del LA a 432 si arriva ad un Do di 256Hz, e all’interno di questa scala 8 Hz diventano il 27° sopratono di DO. Per il principio delle armoniche secondo cui a un suono prodotto si aggiungono multipli e sottomultipli di quella frequenza, anche i Do delle altre ottave cominceranno a vibrare per “simpatia”, facendo risuonare naturalmente la frequenza di 8Hz. Da questo numero (8) alcune teorie sviluppano quanto segue:
8Hz è il “battito” fondamentale del pianeta, noto come “risonanza fondamentale di cavità Schumann”;
8 Hz è la frequenza su cui opera la molecola del DMT, una sostanza allucinogena prodotta dalla nostra ghiandola pineale;
8 Hz sono la frequenza di replicazione del DNA umano e 8 Hz sono anche il ritmo delle onde Alfa del cervello nella quale i nostri “processori paralleli”, o bi-emisferi cerebrali, sono sincronizzati per lavorare insieme;
Dalle leggi di Keplero si sa che l’arrangiamento planetario del nostro sistema solare segue la scala di sintonia DO a 256 Hz, e questi ultimi sono persino un’ottava all’interno del Frattale Triangolare di Sierpinski.
Ananda Bosman afferma che la neocorteccia, per il 90% “non assegnata”, viene risvegliata in questa sincronizzazione, operando in tutti i dentriti delle cellule con il flusso massimo di informazioni per quella scala. Le onde di consapevolezza “ordinarie” variano da 14 a 40 Hz. In questo range operano solamente alcuni dentriti delle cellule del cervello che utilizzano prevalentemente l’emisfero sinistro come centro di attività, dove il flusso di informazioni è miliardi di volte più debole. Un po’ come quando si utilizza un vecchio processore 386 comparato ad un Pentium di ultimissima generazione. In altri termini, a 8 Hz ognuno di noi potrebbe operare esattamente come un super-computer.
Alcuni celebri compositori Come Mozart e
il sopra citato Verdi la utilizzavano.
Ai tempi nostri i Pink Floyd in alcuni album tra cui “The Dark Side Of The Moon” utilizzarono anch’essi questa accordatura … (ascolta il brano cliccando qui)
Non so dirvi se faccia bene o male sentire musica con il LA accordato a 432 o 440 hz, resto sempre del parere (come i miei amici musicisti) che se un brano è bello sovrasta questi schemi…Però provate, spostate l'accordatura del LA di 8 hz sotto e vedete cosa succede, io ci sto provando ora mentre state leggendo!